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giovedì 24 dicembre 2015

BARCELLONA...I TRASPORTI

TRASPORTI EXTRAURBANI

AEREOPORTI

Una delle principali porte di accesso a Barcellona è l' Aereoporto Internazionale El Prat, situato a 10 km a sud-ovest dalla città. È il secondo aeroporto della Spagna, con un traffico di 32.898.249 passeggeri nel 2007. Nella struttura operano le principalicompagnie aeree  del mondo, con voli diretti a tutte le maggiori città d'Europa  e a molte degli altri continenti. Un intero padiglione dell'aeroporto è destinato al cosiddetto "Ponte Aereo", che unisce Barcellona e Madrid  con voli ogni 20 minuti nelle ore di punta. Il 16 giugno 2009  è stato inaugurato il nuovo terminal 1 dell'aeroporto, che permette l'atterraggio degli A380. Altri aeroporti utilizzati per raggiungere Barcellona, specialmente dalle compagnie low cost,  sono l'Aereoporto di Girona e l'Aereoporto di Reus, a poco più di un'ora dalla città. In città ha sede la compagnia aerea Volotea.

PORTI

Un importante accesso alla città, specialmente per le merci, è il Porto di Barcellona,  uno dei più importanti del Mediterraneo, sia per il trasporto merci sia per quello passeggeri. Si trova nelle vicinanze del centro cittadino ed è stato modificato per consentire l'accesso alle navi da crociera. La città conta tre porti minori, il Porto Vell e il Port Olimpic, e il Port de Sant Adrià, che ospitano imbarcazioni private di media e piccola taglia.





 AUTOSTRADE

 Barcellona dispone di una fitta rete di autostrade, le principali sono la AP7,  che comincia ad Almeria, passa da Valencia,   Barcellona e continua per Perpignano,  la A-2  che comincia a Madrid,  passa da Saragozza,  Barcellona e continua fino alla Francia e infine la AP-2, , che scorre parallela alla A-2 tra Saragozza  e Barcellona. Sia la AP2 sia la AP7 sono gestite da imprese concessionarie.

FERROVIE

 La rete ferroviaria ha il suo centro nella stazione di Sants,  da dove partono i treni a lunga percorrenza che uniscono la città con tutto il continente. L'attuale rete spagnola ha i binari a scartamento largo, incompatibili con lo scartamento ferroviario standard,   utilizzato in Europa,   per questo motivo la nuova rete ferroviaria ad alta velocità utilizzerà lo standard europeo. Attualmente è terminata la prima fase delle opere di ristrutturazione della stazione di Sants con il rinnovamento dei binari per consentire l'arrivo dei treni ad Alta velocità, la città è capolinea della linea Madrid - Zaragoza, che in futuro verrà prolungata fino a Parigi, passando da Girona, Figueres e Perpignano.

martedì 22 dicembre 2015

SHOPPING E BARCELLONA OLIMPICA

SHOPPING

La zona più commerciale della città è situata nel suo centro storico: calles Portaferrissa, Pelai, La Rambla, Portal de l'Àngel e Plaça de Catalunya, dove piccoli negozi convivono con i grandi magazzini e le grandi catene di distribuzione.
Un poco più a nord di Plaça de Catalunya lungo Passeig de Gràcia, Rambla de Catalunya e Avinguda Diagonal , si trovano i negozi dei grandi marchi internazionali di moda, di pelletteria e di gioielleria.
I negozi di articoli di design,   si trovano nei vicoli del quartiere del Born  che ha acquisito popolarità sin dalla fine degli anni novanta. Altre importanti zone commerciali della città sono la Calle Grande de Gracia o la Calle de Sants, e i centri commerciali come L'Illa, La Maquinista, Les Glòries o la Diagonal Mar.
Gli articoli di occasione o di seconda mano si possono trovare nel "Mercat dels Encants", nella Plaça de les Glòries Catalanes,  che apre tutti i lunedì, mercoledì, venerdì e sabati e in quello di San Antonio dove ogni domenica mattina diverse bancarelle aprono per vendere libri, dischi, francobolli e moltissimi altri articoli per collezionisti.

BARCELLONA OLIMPICA

Barcellona ha ospitato le Olimpiadi nel 1992. Molte delle installazioni sportive utilizzate si trovano sulla montagna di Montjuic . Lì si trovano: lo Stadio Olimpico Lluìs Companys,   il museo Olimpico, il Placio Sant Jordi, le piscine Picornell e la Piscina municipale di Montjic . Lontano dalla montagna si trovano le installazioni del FC Barcelona, tra le quali troviamo il Camp Nou, il Palau Blaugrana  (Palacio Azulgrana), il Mini Estadi  e il Museo del FC Barcelona. Nel nord della città si trova il velodromo di Horta, le installazioni del Tennis della Teixonera e il padiglione de Valle de Hebron. Per ultimo, il quartiere della Villa Olimpica è il luogo dove furono alloggiati gli atleti, oggi accoglie numerose spiagge, ristoranti e zone di divertimento.

lunedì 21 dicembre 2015

ALLA SCOPERTA DI BARCELLONA...OGI I MONUMENTI E LE SPIAGGE

Una delle principali attrattive di Barcellona negli ultimi anni sono state le sue spiagge. Grazie alla rigenerazione del litorale attuata nel 1992 , per le Olimpiadi , Barcellona oggi può contare su sei spiagge che si estendono per più di 4,2 km. Le spiagge sono centrali: collegate con il centro storico e situate tutte a pochi minuti dalla città. Tutte le spiagge sono attrezzate con i più importanti servizi: docce, vigilanza, pronto soccorso e, in alcuni casi, cabine-spogliatoio e servizio di noleggio di amache, lettini e ombrelloni. Le spiagge sono sottoposte a pulizia ogni giorno di tutto l'anno e hanno tutte la bandiera azzurra dell'Unione Europea. Secondo dati del comune di Barcellona, ogni anno le spiagge di Barcellona ricevono più di sette milioni di bagnanti. Anche se la maggior parte di questi bagnanti si concentrano nei mesi estivi tra maggio e settembre, cittadini e turisti possono usufruire delle spiagge per tutto l'anno visto che sono attrezzate per giocare a tennis, pallavolo ,  e altri sport. Nella spiaggia della Barceloneta, vicino all'Hotel Arts , è situato un moderno centro di talassoterapia  municipale e il centro polisportivo marittimo, dotato di piscine con acqua di mare che permettono di utilizzare i servizi sportivi tutto l'anno. Le sei spiagge sono, da est a ovest: Sant Sebastià, Barceloneta, Nova Icària, Bogatell, Mar Bella e Nova Mar Bella. In quest'ultima esiste un'area riservata ai nudisti.


 I MONUMENTI


La Plaza de toros Monumental   di Barcellona fu inaugurata nel 1914 con il nome di "El Sport" e ribattezzata "La Monumental" nel 1916. È situata tra la Gran Via e la Calle Marina nel distretto dell' Eixample. Con una capienza di 19.582 spettatori, è stata l'ultima plaza ancora attiva a Barcellona, dopo la chiusura della Plaza de El Torin e las Arenas.
All'interno della Monumental si trova il Museo Taurino di Barcellona,  dove sono esposte carte di tauromachia.
Nel 2010, il parlamento catalano ha approvato una legge, entrata in vigore il 1º gennaio 2012, che vieta la corrida  in tutta la Catalogna, rendendo così inutilizzabile, a tale scopo, la Monumental.


domenica 20 dicembre 2015

BARCELLONA... IL MONTJUIC E IL TIBIDABO

Per godere di uno splendido panorama di tutta la città si può salire a Mnontjic, il piccolo monte situato vicino al porto, sulla cima del quale si trova il Castell de Montjuic, un'antica fortezza militare che servì per vigilare l'entrata a Barcellona dal mare. Questo luogo è tristemente noto ai catalani perché nel 1940  vi fu fucilato dalla polizia franchista Lluis Companys,  presidente della Generalitat de Catalunya, oggi considerato eroe nazionale catalano. Oltre che il già menzionato Museo nazionale dell'arte catalana  (MNAC), primaria attrattiva della città, ospita anche impianti olimpici come lo stadio olimpico Lluis Companys, progettato dall'architetto italiano Vittorio Gregotti  e sede fino al  2009 delle partite casalinghe della seconda squadra di calcio della città, L'Espanyol ; il palazzo dello sport (, Palau Sant Jordi in onore del Santo patrono della Catalogna), disegnato da Arata Isozaki , e le piscine. Domina il paesaggio la torre delle comunicazioni  disegnata da Santiago Calatrava  e costruita per le Olimpiadi del 1992. Sempre a Montjuïc si trova il giardino botanico, che dispone di una collezione unica di cactus, e il Teatre Grec  costruito in occasione dell'Expo 2009.
Un altro luogo dal quale godere di una bellissima vista su Barcellona è la montagna del Tibidabo, situata nell'entroterra nella parte più alta della città. Si può salire con l'automobile, autobus, tram e funicolare. Sul Tibidabo si trova un parco di divertimenti di antiche origini e anche qui è presente, a breve distanza, un'antenna delle telecomunicazioni d'autore, disegnata da Norman Foste.

venerdì 11 dicembre 2015

BARCELLONA....LA CITTA' DI GAUDI' E I MUSEI

LA CITTA' DI GAUDI'

Barcellona è la città dove ha vissuto e lavorato l'architetto Antonio Gaudì , le cui opere attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo. La più nota è la chiesa della Sagrada Familia, il cui nome completo in catalano è Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), che Gaudí lasciò largamente incompiuta e che è tuttora in costruzione dal 1882. In base ai moderni mezzi e materiali si prevede che verrà ultimata intorno al 2020. I lavori per la sua costruzione sono unicamente finanziati dalle offerte dei fedeli e dalle entrate derivanti dalla vendita ai visitatori del biglietto di ingresso. La facciata della Natività era già stata completata prima della morte del progettista; recentemente è stata terminata quella della Passione e otto delle dodici torri previste (corrispondenti agli apostoli). Rimane inoltre da completare la facciata della navata centrale, quella rappresentante la Gloria.
Tra le altre opere di Antoni Gaudí, le più famose e importanti sono il Parc Gùell, la CasaMilà, meglio conosciuta con il nome di "La Pedrera", Casa Batllò, Palau Gùell e Casa Vicens.



Parc Güell Dragon Restored.jpg


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Musei

Tra i musei dell'arte di Barcellona rivestono un grandissimo interesse quello della Fundaciò Joan Mirò,  dove si possono ammirare alcune opere del pittore maiorchino e dove vengono realizzate esposizioni itineranti provenienti da tutti i musei del mondo; il Museo Picasso, contenente un'importante collezione di opere poco conosciute del famoso pittore che risalgono al suo primo periodo. Nel Museo nazionale dell'arte catalana  (MNAC) si trova una delle più grandi collezioni di arte romantica del mondo. Tra questi di speciale interesse sono gli affreschi romanici trasferiti al museo direttamente da cappelle e chiese di tutta la Catalogna. A pochi passi dal MNAC, alle falde di Montjuic si trova il Caixa Forum Barcellona, un grande centro culturale che trova sede nell'antica Fàbrica Casaramona. Uno dei musei più celebri della città è il Museo di storia di Barcellona, conosciuto anche con la sigla MUHBA, dedito alla storia e archeologia  e  della città. Il Museo del cioccolato ha per obiettivo la promozione della tradizione cioccolatiera artistica locale. È stato inaugurato dall'inventore Pep Torres nel 2011 il MiBa, Museu d'Idees i invents de Barcellona. Situato presso l'edificio Disseny Hub Barcelona, il Museo del design di Brcellona viene aperto nel dicembre 2014.


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giovedì 10 dicembre 2015

BARCELLONA....LUOGHI DI INTERESSE TURISTICO

A Barcellona si ha la possibilità, percorrendo a piedi le strade, di trovare tracce della sua storia millenaria, dalle rovine romane e della città medievale fino ad arrivare ai quartieri del modernismo catalano, con i suoi edifici caratteristici, i suoi isolati quadrati, i suoi viali alberati e le sue strade larghe. La città antica è praticamente piana mentre i quartieri più recenti acquisiscono maggiore pendenza man mano che ci si avvicina alla catena di colline retrostante.
Alcuni esempi del modernismo sono gli edifici del Quadrat d'Or  nel quartiere dell?Eixample , le opere di Antoni Gaudí e il Palau de la Mùsica Catalana  di Lùis Domènech i Monaner , dichiarato nel 1997 patrimonio dell'umanità dall'Unesco e situato nel quartiere di Sant Pere, accanto a Via Laietana . Non meno importanti sono i contributi architettonici, sempre d'impianto modernistico, di Josep Puig i Cadafalch.
All'interno del Barri Gòtic , nella Ciutat Vella , da notare la bellissima Cattedrale di Sant'Eulalia , dedicata alla patrona della città. La cattedrale è liberamente visitabile in alcune ore del giorno, altrimenti l'entrata è a pagamento e comprende non solo la chiesa ma anche i musei annessi all'interno dei palazzi collegati alla cattedrale tra cui il Palau del Lloctinent che fa da sfondo alla Plaça del Rei. Sempre nel Barri Gòtic si trova un'altra chiesa degna di nota: Santa Maria del Pi, mentre Santa Maria del Mar si trova nel Born.
Tra i luoghi di maggior attrazione è necessario ricordare Les Rambles  (in catalano) o Las Ramblas (in spagnolo), viale situato tra Plaça Catalunya,  centro della città moderna, e il Porto Antico. La strada, sia di giorno sia di notte, è colma di gente e lungo il suo marciapiede centrale si possono trovare giornalai, fiorai, venditori di uccelli, artisti di strada, caffetterie, ristoranti e negozi. In prossimità del porto è frequente incontrare bancarelle dove si esercitano e lavorano pittori e disegnatori. Passeggiando lungo Les Rambles si possono ammirare vari edifici di interesse come il Palazzo della Virreina , il colorato Mercato della Boqueria  e il famos Teatro del Liceu, in cui vengono rappresentati opere e balletti. Anche le strade laterali sono caratteristiche; una di queste, molto breve, conduce alla Plaça Reial, una piazza con palme ed edifici i cui portici ospitano birrerie e ristoranti e nella quale, durante il fine settimana, si riuniscono i collezionisti di francobolli e di monete.
Le Ramblas terminano arrivando al Porto Antico, dove si trova la statua di Cristoforo Colombo (Cristòfor Colom in catalano, Cristóbal Colón in spagnolo) che, con il dito puntato, indica metaforicamente la direzione del Nuovo Continente. A pochi passi da lì, si incontra il Museo Marittimo  dedicato soprattutto alla storia navale del Mar Mediterraneo , nel quale si può ammirare la riproduzione in scala reale di una galera da combattimento. Il Museo è situato nei cantieri navali medievali, dove venivano costruite le barche che navigavano per il Mediterraneo, ed i suoi capannoni in pietra sono un esempio di archeologia industriale. Il Porto Antico offre altre attrazioni, come un centro commerciale con negozi, ristoranti, cinema e il maggior Acquario della fauna marina. mediterranea.

martedì 8 dicembre 2015

ALLA SCOPERTA DI BARCELLONA....IL CLIMA

IL CLIMA

Barcellona ha un clima mediterraneo con alcune caratteristiche differenti, da quelle tipiche del clima mediterraneo, come una quantità non trascurabile di piogge in estate e un minimo secondario di precipitazioni in inverno. A Barcellona, come in tutta la Catalogna, il classico clima mediterraneo con inverni umidi e temperati ed estati aride risente della posizione a nord del Mediterraneo Occidentale.
Gennaio e febbraio sono i mesi più freddi; luglio e agosto i più caldi. La più alta temperatura mai registrata in città è stata 38,6 °C, il 12 agosto del 2003, e la più fredda i -7 °C dell'11 febbraio del 1956. L'estate del 2003, similmente a tutta l'Europa Occidentale, lasciò il mese con la temperatura media più alta da quando si hanno registrazioni (27,8 °C di media ad agosto), mentre il febbraio del 1956 vide la temperatura media mensile più bassa del secolo XX: 4,5 °C.
La posizione di Barcellona tra la " Serra di Collserola" (la cui quota massima è di 516,2 metri) e il mare mediterraneo favorisce scarse escursioni termiche giornaliere, in media di circa 7 °C in tutte le stagioni, e un tasso di umidità particolarmente alto in estate e autunno. Perciò è raro avere temperature estreme: di media si registrano 5 gelate ogni inverno e non più di una quindicina di giorni con massima superiore ai 30 °C. Ma questo cambia subito nei quartieri alti e le borgate vicine alle vallate prelitoranee. Nel circondario metropolitano del Vallès  le ghiacciate superano i 30 giorni annui e altrettanto per le massime superiori ai 30 °C d'estate. Tuttavia tali massime non superiori ai 30 °C per molti giorni d'estate vengono accompagnate da un forte disagio causato dall'alta umidità media con forte afa, xafogor in catalano. Al contrario d'inverno, pur essendo le temperature non eccessivamente basse, predomina un tempo soleggiato ma con venti di maestrale e non di rado tramontana che aumentano il freddo percepito: fredor in catalano.
Le piogge mediamente ammontano ai 620 mm. annuali e sono presenti durante tutti i dodici mesi dell'anno, con massimi tra settembre e novembre e un minimo estivo in luglio. I temporali di agosto fanno sì che le precipitazioni estive siano localmente abbondanti: in certi anni (1977, 1987, 1995, 2002, 2005, 2011) questo mese ha registrato valori pluviometrici davvero ragguardevoli, come i 220 mm misurati durante un violento nubifragio la notte fra il 31 di luglio e il 1º di agosto del 2002. In media si registrano 25 giorni di temporale, soprattutto ad agosto e settembre (cinque ciascuno).
Nonostante il carattere complessivamente temperato non sono inusuali in inverno episodi di gran freddo, quando masse d'aria fredda scendono nel Mediterraneo occidentale passando per il Golfo del Leone, che possono portare in media 1-2 giorni di neve. I cittadini ricordano bene la vera e propria tempesta di neve del Natale del 1962 (quando la città fu bloccata da più di 50 cm di neve nel centro e quasi un metro in collina), la nevicata dell'Epifania del 1985 (che venne seguita da due settimane con temperature non molto dissimili a quelle del febbraio del 1956), quelle del febbraio dell'83 e quello dell'87 e la spettacolare nevicata del 1º di marzo del 1993. Più recentemente sono notevoli la precocissima nevicata del 21 novembre 1999 -mai aveva nevicato così presto dal seicento- la propria e vera bufera del 15 dicembre del 2001 e le tempeste di neve, anche con fenomeni temporaleschi, del 28 di febbraio del 2004, 1º marzo 2005, 8 marzo del 2010 e 2 febbraio 2012.

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lunedì 7 dicembre 2015

ALLA SCOPERTA DI....BARCELLONA....LA GEOGRAFIA

Barcellona (in catalano e spagnolo Barcelona) è una città di 1.602.386 abitanti  della Spagna, capoluogo della Catalogna, una comunità autonoma della parte nord-orientale dello Stato, oltre che dell' omonima provincia e della comarca del Barcelonès. Soprannominata Ciudad Condal o Ciutat Comtal (Città dei Conti), è la seconda città della Spagna per numero di abitanti dopo la capitale Madrid.

GEOGRAFIA

È situata nella Spagna orientale, sul mar Mediterraneo a  sud dalla catena montuosa dei Pirenei e 150 km dal Col du Perthus , che segna il confine con la Francia, in una pianura situata tra il mare e la suddetta catena montuosa, tra le foci dei fiumi Besòs e Llobregat. Il comune è delimitato a nord dai comuni di  Santa Coloma de Gramenet e Sant Adrià de Besòs, a ovest  da  Montcada i Reixac e da Sant Cugat del Vallès, a sud dalla zona franca con L'Hospitalet e Esplunges de Llobregat , mentre a est rimane solo il mare. I rilievi della città possono venire divisi in tre sezioni distinte: i monti della  Collserola, con il  Tibidabo come maggiore cima (516,2 m) a dominare la città con il suo parco dei divertimenti; la pianura; il delta del Besòs e del Llobregat perpendicolari alla costa. Altre vette minori emergono dalla piana litoranea, la più conosciuta delle quali è il Montjuic  (184,8 m), collina nei pressi del porto dominata da una fortificazione.

giovedì 26 novembre 2015

LE TRADIZIONI DEL POPOLO DOMINICANO

In questa sezione vedremo di parlare del carattere generale e degli usi e costumi del popolo dominicano, oramai dopo molti anni di convivenza con i dominicani abbiamo imparato a conoscerli nei loro comportamenti e nelle loro abitudini.
Per sapere come é il dominicano ci sarebbe da scrivere un libro intero raccontando le varie vicende ed aneddoti che ci sono capitati qui in Repubblica Dominicana ma cercheremo di fare un breve sunto delle varie vicende accadute e della loro cultura generale, quello che troverete in questa pagina é puramente una nostra semplice opinione che non vuole offendere nessuno ed é solamente una analisi di fatti e vicende che abbiamo vissuto nella nostra vita qui in Repubblica Dominicana, non stiamo giudicando nessuno, stiamo solamente dando le nostre opinioni personali.
DominicanoIl dominicano é una persona semplice e molto umile ma allo stesso tempo é molto furbo e con una concezione della vita completamente differente dalla vita europea.
Proviamo a spiegarlo meglio, il dominicano vive alla giornata, non pensa a domani, se oggi ha per mangiare domani é un altro giorno, questa concezione della vita é abbastanza difficile da intendere specialmente per noi europei proprio per la nostra tendenza ad organizzarci la vita e pensare al domani, mentre loro questo non lo fanno, o per lo meno la maggior parte delle persone non possono farlo perché qui si vive alla giornata.
Piú di una volta abbiamo lavorato con i dominicani ed abbiamo visto come sia il loro pensiero del lavoro, vi portiamo un esempio, se tu offri un lavoro con un progetto di sviluppo in futuro per un tempo indeterminato oppure offri un lavoro a tempo determinato, per esempio 3 mesi pagato meglio dell'altro sicuramente il dominicano sceglie il lavoro dove guadagna di piú anche se questo sia solamente per 3 mesi.
La maggior parte preferisce essere pagato alla giornata e non alla fine del mese o per lo meno ogni settimana.
La loro forma di riuscire a vivere con pochissimo vi assicuro é ammirabile, un dominicano che vive un mese con meno di 160 euro é veramente da ammirare.

Come si comporta il dominicano con lo straniero

La prima reazione del dominicano con lo straniero e quella di spillarti qualche euro, si é vero, questo é il suo primo pensiero, una volta che imparerete a conoscere un dominicano vi renderete conto che sono anche delle buone persone con un grande cuore ed una volta entrati in confidenza il dominicano ti aiuta in qualsiasi situazione, sicuramente molto di piú di quello che farebbe un nostro connazionale, se hai bisogno di loro puoi stare tranquillo che loro saranno sempre disponibili per te.

martedì 24 novembre 2015

LUOGHI INTERESSANTI.... PUERTO PLATA

Puerto Plata è una cittadina nel nord-ovest della Repubblica Dominicana che si affaccia sul mare e alle spalle è circondata dai monti che rilasciano aria più fredda, aiutando il clima della città ad essere un poco più fresco nel pomeriggio.
Dopo il lunghissimo viaggio sostenuto la nostra avventura a Puerto Plata inizia con l'accoglienza di mio cugino Davide che ci prende al capolinea della guagua con la sua auto, per aiutarci nel nostro lavoro di reportage della città, poichè lui vive da molti anni a Puerto Plata e agevolerà il nostro lavoro.
Puerto plata
Insomma lui ci fa da cicerone e ci porta nei luoghi più belli e attraenti della città, ma nel contempo ci dice che Puerto Plata era molto più turistica fino a qualche anno fà, adesso il turismo si è spostato in altri posti dove hanno investito di più per offrire servizi completi al turista, invece, a Puerto Plata non hanno fatto questa politica e il turista viene di meno.

La città di Puerto Plata

Come prima meta andiamo nel centro della città e ci fa vedere la piazza principale di fronte al quale cè il palazzo del Governo e il municipio e la cattedrale principale della città.
Poi ci spostiamo verso il Malecon che sarebbe la strada principale che costeggia il mare dove i cittadini vanno a passeggiare e a incontrarsi nei numerosi bar per passare qualche ora all'aria fresca, soprattutto il pomeriggio e la sera.
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puerto plata  Arriviamo alla fine di questa strada e troviamo il castello "la fortaleza di San Felipe" costruito nel 1577 da Colombo e la statua dedicata al generale Gregorio Luperon.
Mentre eravamo li abbiamo approfittato di dare un'occhiata al porto della città, dove una volta arrivavano tantissime navi crociere (quelle che fanno il giro dei caraibi) e al Malecon e abbiamo scattato una bella foto di un dominicano che si cimenta nella pesca (magari se ha fortuna porta la cena a casa).
pesca puerto plata Poi siamo andati al museo famosissimo dell'ambra (veramente interessante) e abbiamo visitato la fabbrica del Brugal (rum domonicano) dove ci hanno offerto la degustazione dei migliori rum e alla fine chi voleva poteva fare acquisti (noi abbiamo portato a casa una fantastica bottiglia di rum extra vecchio).
In seguito, dato che si era fatto già buio, ci ha portato in un centro commerciale di marchio dominicano presente in tutto il paese e cioè la Sirena, dove abbiamo consumato un bel pasto al self service e fatto un giretto all'interno per vedere i vari negozi e abbiamo fatto anche acquisti, una bella SD card per la camera.

Puerto Plata, i luoghi turistici e le attrazzioni

puerto plata ocean word A Puerto Plata esistono dei luoghi per andare a divertirsi e anche luoghi dove i turisti possono passare delle ore davvero piacevoli, infatti, mio cugino Davide ci porta all'Ocean World che si trova a Costa Dorada, dove c'è anche la possiblità di arrivarci con la propria imbarcazione, dato che è provvista di moli e ricovero barche.
All'Ocean World ci sono varie attrazioni per la quale è utile andarci, oltre il fatto che è una costruzione davvero particolare che offre un fantastico bar davanti a una piscina con terrazza sul mare, si può anche assistere a uno speciale spettacolo di ballo unico nel suo genere al primo piano.
ocean world puerto plata A chi piace giocare può approfittare del bellissimo casinò dove una volta al mese si effettuano tornei internazionali e all'ultimo piano una grandissima discoteca che sta aperta fino alla mattina successiva.
Dimenticavo di dirvi che è presente anche un delfinario dove tutti i giorni effettuano spettacoli bellissimi con i delfini ammaestrati (da vedere).
Altro luogo dove si trovano divertimenti relax è a Playa Dorada, zona ricca di hotel e residence, molto frequentata dai turisti.
Qui ci sono circa tre discoteche e altrettanti casinò e un bellissimo campo da golf aperto a tutti, incastonato in una natura davvero rigogliosa e verdeggiante.

 La vita notturna di Puerto Plata

A Puerto Plata c'è una vita notturna normale, secondo noi come in tutte le città del mondo, si può andare a ballare in discoteca oppure nei tantissimi luoghi dominicani dove si beve, si balla (davvero tanto) e canta, francamente noi consigliamo questi, poichè vi divertire sicuramente di più, come abbiamo fatto noi.
Ah dimenticavo di dirvi che a Puerto Plata è presente una funivia (costruita da imprenditori italiani) che vi porta nella montagna presente alle spalle della città, purtroppo noi non siamo andati (dietro consiglio di mio cugino) perchè in quei giorni il vento era davvero forte e lassù era ancora di più.

domenica 22 novembre 2015

RUBRICA LUOGHI INTERESSANTI....OGGI SANTO DOMINGO

Piccola premessa, Santo Domingo é una cittá con circa 3 milioni di abitanti, alcuni dei quartieri sono molto pericolosi da girare senza una buona guida quindi consigliamo di rimanere nelle zone centrali della cittá come vedremo in seguito la zona sicura si chiama zona coloniali.
 Vediamo in dettaglio cosa vedere a Santo Domingo:

La cattedrale

Dalla zona Colonial possiamo vedere alla fine della strada princiaple una piazza molto grande dove c'é la cattedrale, una chiesa costruita in stile gotico piena di dipinti.

La fortaleza Ozama

Sempre nei pressi della strada principale della zona coloniale troviamo la fortaleza Ozama, un forte costruito tra il 1502 ed il 1508 , prende il nome dal fiume Ozama e la sua funzione era quella di proteggere la cittá dagli attacchi dei pirati.
Sempre nella parte coloniale troviamo plaza d'Espana ed il palazzo di Cristoforo Colombo , a due passi dal forte Ozama sempre sulla sponda del fiume Ozama, fú costruito dal fratello di Cristoforo Colombo, Bartolomeo come casa per quando soggiornavano nell'isola.

Il lungomare di Santo Domingo

Chiamato Malecon , Santo Domingo nasce proprio sul mare ed il lungo mare é praticamente la strada principale per entrare nella cittá, passeggiando nel Malecon possiamo vedere i piú grandi hotel di Santo Domingo, non ci sono spiagge, la parte del lungo mare di Santo Domingo non ha spiagge ma é formato da solamente scogli ed é piú alto del livello del mare.

Palazzo delle belle arti

Il palazzo delle belle arti é stato aperto dal 1956 ed ha la funzione di organizzare tutti gli eventi culturali ed artistici, ci sono le organizzazioni del ballo folcloristico nazionale, i cori nazionali e la scuola di danza nazionale.

Faro a Colon

Uno dei monumeti piú recenti costruiti con l'aiuto di molti altri paesi alla memoria di Cristoforo Colombo, sulle pareti ci sono i nomi di tutti gli stati che hanno partecipato alla costruzione, Il faro a Colon ha una forma di crocie ed é divisa nella parte centrale, oggi é un museo che si puó viitare.

giardino botanico

Giardino Botanico

Un giardino incantato costruito proprio per proteggere tutte le specie della flora della Repubblica Dominicana, troverete moltissime specie di orchidee, palme e piante acquatiche da poter ammirare in tutta la loro bellezza.

Los Tres Ojos

Sono delle grotte molto belle con acque cristalline un parco nazionale chiamato los tres ojos formato da 3 caverne naturali dove si possono ammirare stalattiti ed alcuni varani oramai presenti solamente in questo parco e nella parte nord dell'isola.
Los tres ojos
Dopo aver visitato tutti questi luoghi siamo tornati in albergo che si trovava proprio vicino alla zona colonial, ci siamo riposati un po e dopo una bella doccia rinfrescante eravamo pronti per andare a mangiare un boccone e pronti per preparaci per la sera e per visitare i moltissimi locali e discoteche presenti qui a Santo Domingo.

Camminando per la zona Colonial troviamo moltissimi locali dove potrete provare la pizza, i vari piatti dominicani ed anche un buon piatto di pasta per chi proprio non puó fare a meno come me della pasta!!

Vita notturna a Santo Domingo

In Santo Domingo possiamo trovare molti locali e vita notturna, cominciando dalla zona colonial dove nella piazza abbiamo descritto la cattedrale troviamo l'Hard Rock café ed altri locali all'aperto dove vi potete sedere e gustare una buona bevanda.

Consigli su come muoversi a Santo Domingo

Spassionatamente vi consigliamo di pagare una guida autorizzata per girare i vari monumenti e se dovete prendere un taxi usate solo quelli con licenza, poichè esistono quelli abusivi dove correte il rischio di essere derubati dei vostri averi, secondo noi farsi accompagnare da una guida è basilare, che troverete lungo il Conde, che è la strada principale della zona Colonial.
Per muoversi di notte é quasi d'obbligo andare con una vettura non si puó girare per la cittá a piedi al di fuori della zona Colonial.



 






 

 


















giovedì 19 novembre 2015

CERCASI CONSULENTI DI VIAGGIO

Cerchiamo persone che vogliono intraprendere la carriere di consulente di viaggio in tutta Italia.

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CHI E' IL CONSULENTE DI VIAGGIO?

Il Consulente di Viaggi è senz’altro la figura professionale più innovativa del panorama travel, strettamente connessa al web e alle nuove tecnologie ma anche ad un nuovo modo di concepire la relazione con il cliente e di fare impresa, o meglio di fare l’agente di viaggi.
Tutti gli agenti di viaggio sono o dovrebbero essere dei consulenti. Ma la figura di cui parliamo è un professionista nuovo, più versatile, che grazie alla sua esperienza e alla sua passione per la conoscenza del mondo è in grado di rispondere con efficacia ai limiti posti dagli esistenti canali di vendita. Dunque un agente di viaggio professionista che vende viaggi e vacanze supportato dalle nuove tecnologie, con un ufficio mobile fatto della personalità del professionista delle vacanze e del suo computer, strumento tecnologico che gli permette un accesso riservato ai servizi travel e che va incontro alle esigenze del cliente visitandolo ovunque esso desideri.
Lo contraddistinguono così flessibilità e autonomia, capacità di supportare il viaggiatore in ogni fase della sua vacanza e di materializzare ovunque idee di viaggio ritagliate su misura.
E’ una figura di recente introduzione, nata per supportare il cliente, nell’articolato mondo delle vacanze. Un settore complesso che vede la contrapposizione tra agenzie di viaggio tradizionali e virtuali, esasperate da una concorrenza estrema sul prezzo, a fronte di margini commissionali sempre più bassi. Una “giungla” in cui anche il viaggiatore più evoluto rischia di perdere l’orientamento e buona parte del già risicato tempo libero.
Della stessa elasticità e flessibilità beneficia lo stesso Consulente di Viaggio, in quanto gestisce in maniera indipendente la propria attività. Contrattualmente si configura come un Agente di commercio con rappresentanza che conclude contratti di vendita di prodotti e servizi turistici per nome e conto dell’azienda, o meglio del network, al quale aderisce.
E’ quindi un collaboratore dotato di totale autonomia gestionale e decisionale, ma perfettamente inserito nelle dinamiche commerciali ed organizzative del network di appartenenza.
Un’opportunità questa che si tramuta in un vero e proprio successo solo se il professionista delle vacanze decide di coniugare le proprie potenzialità di Consulente di Viaggi, con quelle di una realtà aziendale consolidata del settore travel.
Un connubio indispensabile che permettere al consulente di dedicarsi appieno al protagonista del viaggio, il cliente, mentre il network attraverso le funzioni di marketing, di information technology e soprattutto di prodotto solleva il professionista dalla gestione organizzativa e da tutta l’attività di back office, propria delle agenzie di viaggi, siano esse virtuali o tradizionali.
Se si è dotati di piglio imprenditoriale e autonomia e non si desidera sostenere gli ingenti costi di gestione, tipici di un’agenzia di viaggi racchiusa entro le “quattro mura” è possibile testare la professione del Consulente di Viaggi.

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IL CLIMA DELLA REPUBBLICA DOMENICANA

Il clima della Repubblica Domenicana è meraviglioso ma sono consapevole che come risposta forse non sarebbe abbastanza esaustiva, quindi cercherò di spiegarvi nel dettaglio il clima della Repubblica Dominicana, che preciso subito non è idoneo per chi non va daccordo con il caldo.

Il clima in Repubblica Dominicana (Santo Domingo)

La Repubblica dominicana non ha le quattro stagioni come in Italia, ma sostanzialmente c'è ne sono due e sono l'estate e l'autunno o primavera, poichè qui non esiste l'inverno in quanto nei mesi più "freddi" dell'anno (da dicembre a febbraio) la temperatura può arrivare a un minimo di 20-22 gradi, quindi capite bene che non c'è una temperatura rigida.
Il clima nell'isola è soggetto a cambiamenti repentini, poichè stiamo parlando di un clima tropicale e all'improvviso può capitare che mentre siete, magari sdraiati in spiaggia a prendere il sole, arrivi un acquazzone di qualche minuto e poi prontamente torna il sereno.
Ovviamente esistono dei mesi dell'anno che sono più piovosi rispetto ad altri e per esempio i mesi da evitare per i vacanzieri vanno da agosto a novembre, che è considerata anche la stagione ciclonica, con forti mutazioni del tempo accompagnato da vento forte.
Non solo, il clima varia anche dalla località in cui vi trovate in Repubblica Dominicana, per esempio, la capitale Santo Domingo è forse la città più calda dell'isola insieme a La Romana, poichè si trovano nella zona sud e sud-est, se invece, andate nella parte nord, nord est e nord ovest il clima è meno caldo con maggiori precipitazioni di pioggia, la parte dell'isola più piovosa è la penisola di Samanà (Las Terrenas, Samanà, Las Galeras, Sanchez) ed è anche la zona più rigogliosa di vegetazione tutto l'anno (la zona in cui noi siamo).

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martedì 17 novembre 2015

REPUBBLICA DOMENICANA....LA GASTRONOMIA

La Repubblica Dominicana offre un ampia gamma di prodotti per quanto riguarda la gastronomia ma sicuramente il piatto tipico dominicano é il riso con carne e crema di fagioli.
come contorno normalmente si puó mangiare un insalata mista o magari un buon platano fritto.
Il platano qui é molto utilizzato nella cucina dominicana, ci sono due tipologie di platani che vengono utilizzati, il platano verde ed il platano maturo.
Oltre a questo é molto utilizzato l'avocado che é un frutto esotico presente sull'isola, il dominicano adora mangiare il suo riso con dei pezzi di avocado.

La carne che si usa in Repubblica Dominicana

In Repubblica Dominicana troviamo carne di vitellone, carne di maiale e pollo, il pollo é la carne piú utilizzata anche perché la piú economica.
La carne di vitella non si trova, non viene prodotta, troverete solamente carne di mucca adulta.
Possiamo trovare anche la carne di capra molto saporita.
Per quanto riguarda la carne dobbiamo precisare che qui in Repubblica Dominicana non viene frollata quindi é buona norma tenerla in frigo un periodo per poter far in modo che si ammorbidisca un po, la maggior parte delle volte la carne di mucca rimane un po dura.

I piatti tipici dominicani

Come giá detto il piatto tipico é formato dal riso con carne e crema di fagioli, il riso puó essere cucinato bianco oppure con un po di mais, si puó cuocere semplice o unito con la carne, in questo caso si chiama locrio.
La carne viene condita con un prodotto che viene utilizzato qui in Repubblica Dominicana, chiamato sazon che non é altro che una specie di dado da brodo che abbiamo noi ma con molte piú spezie.
Oltre alla carne il dominicano ama mangiare la trippa o le zampe di gallina con salsa e spezie, normalmente il riso si mangia a pranzo mentre la sera i piatti piú ricercati sono i seguenti :
  • Platano bollito con carne di maiale fritta
  • Un tubero che si chiama Yuca semrpre accompagnato con carne fritta o con salsa.
  • Formaggio fritto con spaghetti con salsa rossa.
  • Polpette di yuca con formaggio dentro
  • Pollo fritto con rotelle di platano fritto
Il formaggio della Repubblica Dominicana

Ci sono molte tipologie di formaggi che vengono prodotti qui, il piú utilizzato é il formaggio bianco che viene prodotto e venduto in tutta la regione in palle da circa mezzo chilo, il formaggio é molto simile alla nostra mozzarella, forse si puó paragonare piú ad un primo sale.
Un altro formaggio che viene chiamato picantino molto simile al nostro pecorino e viene venduto giá macinato in comode confezioni.

Altri prodotti della Repubblica Dominicana

In Repubblica Dominicana ci sono molti luoghi dove é possibile mangiare per la strada ed a prezzi molto convenienti, é facile trovare un venditore di carne salata, non é niente altro che una carne condita con sale e altre spezie e lasciata seccare appesa ad un filo, si cucina friggendola per qualche minuto, molto buona da mangiare accompagnata con platano fritto, un altro prodotto che troverete per strada é il chicharron che non é niente altra che pezzi di carne di maiale fritta , molto pesante ma veramente molto buona!

I vegetali in Repubblica Dominicana

Possiamo trovare sia prodotti di importazione ed anche prodotti del luogo, il prodotti del luogo sono anche quelli che abbiamo noi, troviamo dalla classica insalata cappuccina al sedano,i pomodori, il prezzemolo, il broccolo ed il cavolo, carote e patate.
Un prodotto che non conosciamo e non abbiamo in Italia é il guandule che penso sia un vegetale che ha il sapore tra i piselli ed i fagioli, molto utilizzato per condire e dare sapore al riso.

Il piatti di pesce dominicani
Il pesce é molto utilizzato nella alimentazione del dominicano, il pesce viene cucinato prevalentemente fritto, i piú utilizzati sono i seguenti :
  • Colirubia
  • Mero
  • Ciglio
  • Dorado
Ci sono anche molte altre tipologie di pesce ma le sopraelencate sono le piú importanti.
Molto buoni e poco costosi sono i gamberi che possiamo trovare la mattina lungo la spiaggia quando rientrano i pescatori, molto buoni sono i granchi, che si dividono i due tipologie principali, abbiamo i granchi piccoli di colore azzurro che sono molto saporiti ed ottimi anche per fare la pasta, ci sono anche i granchi enormi, sempre molto buoni da mangiare come secondo piatto.
Stessa cosa vale per le aragostine che vengono mangiate cucinandole alla brace.
Altri prodotti di pesce molto utilizzati nella cucina dominicana sono il polpo ed il Lambí che é molto simile al nostro calamaro.
 
Empanada Dominicana
E' un prodotto che viene venduto in tutta la regione ed é molto amata dal dominicano, viene venduta come piccolo snak pomeridiano ma anche per fare colazione, una specie di pastella fritta con condimento interno che puó variare dal semplice formaggio e prosciutto cotto o con vegetali misti, con uovo o con carne macinata.
 
 




lunedì 16 novembre 2015

SANTO DOMINGO, DI TUTTO E DI PIU'.

Santo Domingo è certamente una delle mete turistiche più amate e gettonate dei Caraibi. Questo anche grazie al suo clima tropicale umido, con temperature alte sia in estate che in inverno. Ma quando conviene realmente andare in vacanza nella Repubblica Domenicana?
Perché anche questo paradiso ha la sua stagione delle piogge; nello specifico stiamo parlando del periodo compreso tra maggio e novembre. In particolare, è meglio evitare i mesi di agosto, settembre e ottobre quando veri e propri uragani e tempeste tropicali si abbattono sull’isola.
Più che decidere quando andare in vacanza a Santo Domingo, molto dipende anche dove si desidera andare. Generalmente, infatti, la costa meridionale vanta un clima migliore, perché più secco e meno ventoso, rispetto quella nord-orientale, che registra maggiori prenotazioni nel corso dell’anno.
Detto ciò, capire quando andare nella Repubblica Domenicana dipende molto anche dalle specifiche esigenze di chi viaggia. Infatti, il periodo migliore per una vacanza al mare è certamente quello tra dicembre e maggio (febbraio-aprile, in particolare). Se invece, oltre a spiaggia e sole, si desidera vivere più appieno la cultura e la vita locale, allora il periodo della Pasqua, con la Semana Santa, o del Carnevale rappresentano certo il momento migliore per partire.


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Chi va in vacanza a Santo Domingo solitamente si ritrova a soggiornare in villaggio e ad uscire di rado dai propri residence, se non per qualche escursione. E’ invece importante sapere che oltre le “mura” dell’ovattato mondo dei club turistici, c’è una realtà composta da un dedalo di circa 50 quartieri, che va ben oltre lo splendore del mare caraibico.

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A Santo Domingo vi sono due città ben distinte: quella nuova, immensa, con grandi viali alberati, arterie piene di traffico, grattacieli, magnifiche ville immerse in giardini, circondata da una periferia di bidonville, e la città vecchia, infinitamente più piccola, affacciata sul fiume Ozama, con strade pittoresche, strette vie lastricate, case colorate che non superano i due piani, patii, sontuosi palazzi spagnoli, atmosfera d’altri tempi.

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Altra peculiarità riguarda la zona coloniale (Santo Domingo fu partenza di molti viaggi alla scoperta del nuovo mondo), che riporta alla memoria di Cristoforo Colombo e alle sue indimenticabili gesta, al quale è dedicato un enorme mausoleo che a mio parere un po’ impatta con l’ambientazione e, ad onor del vero, tanta povertà e disoccupazione intuibile dalla semplicità delle abitazioni scarne, dai mezzi di trasporto consistenti in vecchie carcasse di motorino arrugginite – sui quali viaggiano usualmente tre persone alla volta – e dal fatto che in alcune zone la corrente venga erogata soltanto dalle 19 alle 22. Va detto anche che oltre il 50% della popolazione non supera i 24 anni. Si tratta di gente che va protetta da una tipologia di turismo poco responsabile.
 
 
 
Se si decide di girare per esplorare la capitale, solitamente è meglio farlo accompagnandosi ad un gruppo organizzato. Questo perché, oltre a sentirsi più sicuri, tale metodo permette di scoprire con più facilità tutte le peculiarità di questo posto che può stregare data la sua unicità e graffiante bellezza.
Come in ogni viaggio nella repubblica Dominicana, imperdibile è l’escursione all’Isola di Saona, vera perla del mar dei carabi.
Fermarsi ai bordi delle piscine naturali e poter facilmente scorgere dei bellissimi esemplari di stelle marine grandi come il palmo di una mano (che non andrebbero assolutamente toccate in quanto fanno parte della fauna protetta), attraversare le acque costeggiate dagli intricati labirinti di mangrovie, ammirare la bellezza incontaminata del Parque Nacional del Este, che conta più di 500 specie vegetali, di cui ben 55 autoctone e presenti solo su questo territorio, considerato riserva naturale per flora e fauna e per la presenza di una foresta tropicale al suo interno, sono solo alcune delle emozioni che rendono unica una vacanza in questo posto dagli scorci mozzafiato.
Saona è abitata da poca gente del luogo, con pochissime strutture per turisti, che cercano di non risultare invasivi a salvaguardia dell’ambiente.
L’emozione che si prova mettendo i piedi su quest’isola è inspiegabile. Immaginate un bosco, le cui coste formano un letto di farina bianchissima che si riversa nei caraibi. L’acqua è talmente trasparente che specchiarcisi risulta impossibile. Ad ornare tale bellezza, palme di cocco, imbarcazioni locali e il silenzio contrastato solamente dal canto del mar dei Caraibi. Un paesaggio così bello a cui foto, cartoline, quadri e riprese non possono davvero rendere giustizia.
Per capirlo bisogna sdraiarsi sulla soffice sabbia e ascoltare il mare sorseggiando un cocktail al rum. Santo Domingo è l’ideale per passare un capodanno al caldo, facendo scorpacciate di pesce alla griglia e lasciarsi trasportare dalla simpatia degli autoctoni, unita al ritmo travolgente delle merengue.
 

domenica 15 novembre 2015

REPUBBLICA DOMENICANA ...UN PO' DI CULTURA


 

I PAESAGGI

La Repubblica Dominicana protegge il proprio patrimonio naturale. La flora e la fauna prosperano tranquillamente nei parchi naturali custoditi. Per scoprire questi luoghi, occorre avere tutte le carte in regola. Delle escursioni guidate vengono proposte al ricevimento degli hotel.




LA FAUNA E LA FLORA

La Repubblica Dominicana non si limita soltanto a una successione di spiagge da sogno. Essa possiede anche un patrimonio naturale eccezionale. Gli spazi rappresentano il 20% del territorio nazionale. I parchi nazionali sono una folta schiera. Ospitano numerose specie di uccelli e di rettili, come il parco nazionale di Enriquillo, la riserva più importante al mondo di coccodrilli. La flora è caratterizzata dalla stessa opulenza.

 
LE RIVE:
La Repubblica Dominicana ha 1.550 km di costa e 600 km di spiagge di sabbia fine, brillante e meravigliosamente morbida: il paradiso degli adepti del relax! Ma la peculiarità dell'isola rimane soprattutto la diversità delle sue coste, scosse dall'Oceano Atlantico a nord e cullate dal Mar dei Caraibi a sud. Punta Cana è la spiaggia più celebre del paese. Una cartolina vera e propria dove dominano tre colori: sabbia bianca, cielo azzurro e acqua turchese.


LE ARTI E LA CULTURA 

Se le radiazioni solari del paese sono incontestabili, non si può dire altrettanto della sua influenza culturale. L'elenco degli artisti e intellettuali dominicani non è molto lungo. Oltre alla pittura e al merengue, che occupano un posto importante, la Repubblica Dominicana non può essere considerata una destinazione culturale.


LE ISOLE E LE SPIAGGE 

Centinaia di chilometri di sabbia fine, a volte bianca, a volte dorata, dove ondeggiano e si estendono le acque limpide sulle coste del paese, fiancheggiate da isole e isolotti dal fascino ineguagliabile. Palme da cocco, colline verdi, o vegetazione tropicale più secca completano il quadro. Orgoglio dei dominicani, queste ricchezze naturali hanno attirato in soprannumero le stazioni balneari. Ma nonostante l'affluenza turistica, le isole e le spiagge di Santo Domingo rimangono imperdibili. A condizione di evitare le ore di punta.


I MONUMENTI E LE PASSEGGIATE

I viaggiatori appassionati o amanti di monumenti devono assolutamente visitare Santo Domingo. Il suo centro storico, la favolosa zona coloniale inserita dall'Unesco nel patrimonio dell'umanità, contiene da sola più di 300 monumenti, la maggior parte dei quali risalenti a cinquecento anni fa.





LE ATTIVITA' E I DIVERTIMENTI 

Meta dei piaceri per eccellenza, la Repubblica Dominicana offre una moltitudine di attività all'aperto in un paesaggio tropicale paradisiaco: campi da golf rinomati in tutto il mondo, zone di kitesurf, windsurf e surf famose su scala mondiale si trovano a Cabarete sulla costa nord, paracadute ascensionale a Punta Cana, battute di pesca al largo, cavalcate a cavallo sulle spiagge o escursioni nei parchi nazionali lungo cascate impressionanti, la scelta è ampia. A voi la scelta, ce n'è per tutti i gusti e per tutte le età!


sabato 14 novembre 2015

Boca Chica

Boca Chica è un comune della Repubblica Domenicana di 142.019 abitanti, situato nella provincia di Santo Domingo Comprende, oltre al capoluogo, un distretto municipale: La Caleta.

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GEOGRAFIA: 
 Boca Chica si trova sulla costa meridionale della Repubblica Domenicana. Dista 6 chilometri dal porto commerciale della Zona Franca Multi Modal Caucedo di Andres, 11 chilometri dall'aeroporto internazionale Las Americas, 19 chilometri dall'autostrada del nord-est che collega Santo Domingo a Samana, 33 chilometri dalla capitale Santo Domingo, 93 chilometri dall'aeroporto internazionale de La Romana. A 17 chilometri da Boca Chica si trova il Parco Nazionale Sottomarino di La Caleta, con il relitto Hickory a 18 metri di profondità, una delle più suggestive immersioni subacquee dei Caraibi.

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LA SPIAGGIA

La spiaggia di Boca Chica si affaccia su di una baia naturale protetta da una barriera corallina a forma di semicerchio. L'acqua calma, trasparente e poco profonda è particolarmente adatta per la balneazione e gli sport acquatici. Lungo la spiaggia si trovano numerosi ristoranti e alberghi, centri per le immersioni subacquee e il molo con le barche per la pesca d'alto mare.






giovedì 12 novembre 2015

Come visitare La Repubblica Domenicana

 

La Repubblica Domenicana è una delle località caraibiche che conta il maggior numero di turisti grazie al panorama mozzafiato. La nazione si estende su circa due terzi dell'isola di Hispaniola, che la Repubblica divide con Haiti. È caratterizzata da valli color smeraldo, verdi montagne. Un vero e proprio paradiso terrestre da visitare in cui è possibile rilassarsi su splendide spiagge bianchissime e specchiarsi nell'acqua del mare che dalle tonalità del verde sfumano nell'azzurro. Acque cristalline i cui fondali nascondono un passato di conquiste e tesori. In aggiunta le tradizioni locali e l'espansione del turismo la rendono una meta ideale per una vacanza ricca di cultura, relax e divertimento


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Prima di partire bisogna però chiedersi qual è il periodo dell'anno più adatto. La Repubblica Domenicana ha un clima tropicale caldo umido tutto l'anno che favorisce quindi il continuo flusso annuale dei turisti. La situazione climatica divide l'anno in due periodi: un clima più caldo è sicuramente quello che va dal mese di maggio a quello di ottobre in cui si verifica un innalzamento del livello di umidità. Questo periodo corrisponde alla stagione delle piogge. Contrariamente il periodo più asciutto è quello che va da novembre ad aprile. Ricordiamo però che La Repubblica Domenicana è soggetta spesso a tempeste tropicali che possono aggravarsi e degenerare in veri e proprio uragani. 


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Cosa mettere in valigia? La scelta di viaggiare verso un'isola caraibica impone la volontà di rilassarsi in spiaggia, magari all'ombra di una palma da cocco. La popolazione del luogo è molto attenta alla pulizia del corpo e all'abbigliamento, soprattutto quando non ci si trova in spiaggia. È, quindi, necessario coprirsi in città e nei luoghi non destinati alla balneazione. Prediligiamo abiti leggeri in cotone, pantaloni e magliette comode, scarpe da tennis per partecipare alle numerose escursioni che è possibile intraprendere alla scoperta della capitale e dei luoghi di interesse storico. 

Di seguito alcune informazioni chiave che possono esserci utili durante la permanenza sull'isola.  I domenicani sono un popolo molto ospitale, allegro e amante del divertimento. 
La lingua parlata è quella spagnola. Ci sono, infine, alcune regole rigide da tenere presente tra queste spicca il divieto di vendere bevande alcoliche ai ragazzi minori di 18 anni.  Per quanto riguarda il fumo, non vige alcun divieto ed è possibile fumare sia se ci si trovano in un luogo pubblico o meno.  La cucina è variegata e dai colori brillanti, assolutamente da provare per vivere al meglio un'esperienza innuna cultura nuova e calorosa. 

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mercoledì 11 novembre 2015

SANTO DOMINGO, COSA VEDERE, COSA SAPERE

Spiagge di sabbia bianca, imponenti catene montuose solcate da fiumi e cascate spettacolari, e laghi di acque salmastre che ospitano una fauna e una flora esotiche non sono che alcuni aspetti dell'affascinante Repubblica Dominicana. Percorrete con una piccola imbarcazione le sterminate foreste di mangrovie alla ricerca dei lamantini; spiate le megattere in amore nella Bahía de Samaná; e quando sarete sazi delle bellezze naturali dell'isola, ritornate alla civiltà e preparatevi a far festa. Gli abitanti della prima città europea delle Americhe, Santo Domingo, non trascorrono certamente tutto il loro tempo ad ammirare i begli edifici coloniali che decorano la loro patria. Questa città, infatti, ospita non uno ma ben due Carnevali, con tanto di parate, elaborati carri allegorici, tanta musica dal vivo e un'infinità di balli nelle strade. Anche a Santiago, Cabral, Monte Cristi e La Vega si celebra un Carnevale prequaresimale. E se tutto questo ancora non vi basta, potrete sempre assistere ai due più importanti festival di merengue del paese, all'annuale Festival della Musica Latina e al campionato nazionale di surf e windsurf. Qualunque cosa decidiate di fare, partecipare alle feste, rilassarvi o esplorare l'isola, scoprirete comunque che la Repubblica Dominicana ha molto da offrire al turista.

INFORMAZIONI PRATICHE

VISTI E DOGANO: DOCUMENTI
I viaggiatori di nazionalità italiana, così come la maggior parte dei visitatori, non necessitano di visto d'ingresso per permanenze fino a 90 giorni. All'arrivo sarà necessario essere provvisti del passaporto con una validità superiore a sei mesi rispetto alla data di rientro dal paese.

QUANDO ANDARE E CLIMA

La Repubblica Dominicana ha un clima essenzialmente tropicale caratterizzato da variazioni locali di temperatura piuttosto che da stagioni vere e proprie. Agosto è un mese caldissimo e afoso, mentre a gennaio il clima è leggermente più gradevole. Due sono le stagioni delle piogge: da ottobre a maggio lungo la costa settentrionale e da maggio a ottobre nella parte meridionale dell'isola; quindi, se volete visitare tutto il paese portatevi un ombrello. Nella Repubblica Dominicana le precipitazioni non sono di lieve entità come alle Hawaii o in America Centrale, ma tendono piuttosto a cadere sotto forma di violenti acquazzoni che possono durare anche mezza giornata. La stagione degli uragani, che va da giugno a settembre, andrebbe evitata: anche se è raro che si venga coinvolti in questi fenomeni atmosferici, non dimenticate che un uragano di lieve entità può rovinarvi tutta la vacanza.

COME ARRIVARE

L'Aeropuerto Internacional Las Américas (SDQ; 809-549-0081) di Santo Domingo è il più grande e più moderno aeroporto del paese ma l'Aeropuerto Internacional Punta Cana (PUJ; 809-959-2473), che serve Bávaro e Punta Cana, riceve più passeggeri. Anche l'Aeropuerto Internacional Gregorio Luperón (POP; 809-586-1992) di Puerta Plata e l'Aeropuerto Internacional Cibao (STI; 809-581-8072) di Santiago gestiscono un buon numero di voli internazionali. All'Aeropuerto Internacional El Catey (AZS; 809-338-0094), un nuovo aeroporto a 40km ad ovest di Samaná, atterrano voli internazionali da numerose città europee e da San Juan (Portorico). L'Aeropuerto Internacional La Romana (LRM, Casa de Campo; 809-689-1548), un moderno aeroporto vicino a La Romana e a Casa de Campo, riceve soprattutto voli charter dagli Stati Uniti, il Canada e l'Europa. Tra Haiti e la Repubblica Dominicana ci sono due principali località di frontiera. Quella di Jimaní/Malpasse si trova sulla strada meridionale che collega Port-au-Prince con Santo Domingo, mentre l'altra è a Dajabón/Ouanaminthe, sul percorso da Cap-Haïtian a Santiago. Esiste inoltre un terzo posto di frontiera vicino al centro dell'isola, presso Elías Piña/Belladere, ma generalmente non viene utilizzato dagli stranieri. Se volete entrare in Haiti con l'autobus, rivolgetevi a Capital Coach Line (809-530-8266; www.capitalcoachline.com; 27 de Febrero 455), a Caribe Tours (809-221-4422; www.caribetours.com.do; Av 27 de Febrero angolo Av Leopoldo Navarro) o a Terra Bus (809-531-0383; Plaza Lama, Av 27 de Febrero angolo Av Winston Churchill); tutte e tre le compagnie hanno autobus giornalieri diretti a Port-au-Prince. Ferries del Caribe (in Santo Domingo 809-688-4400, in Santiago 809-724-8771, in Mayagüez 787-832-4400, in San Juan787-725-2643) gestisce l'unico servizio di traghetti internazionali della Repubblica Dominicana e collega Santo Domingo a Mayagüez, Portorico.

TRASPORTI LOCALI
 Ci sono diversi aeroporti che gestiscono voli domestici: l'Aeropuerto Internacional Arroyo Barril (ABA; 809-248-2718), ad ovest di Samaná, che è usato soprattutto durante la stagione di whale-watching (osservazione delle balene, da gennaio a marzo) e gestisce solo aerei a propulsione; l'Aeropuerto Internacional El Portillo (EPS), a pochi chilometri da Las Terrenas, che è usato soprattutto per i voli domestici e diventa molto trafficato durante la stagione di whale-watching; l''Aeropuerto Internacional La Isabela (JBQ, Dr Joaquin Balaguer; 809-567-3900), a 16km a nord di Santo Domingo, e l'Aeropuerto Internacional María Montez (BRX; 809-524-4144), a 5km da Barahona, che però non ha un servizio commerciale per passeggeri regolare. Le compagnie principali che gestiscono voli interni sono AeroDomca (809-567-1195; www.aerodomca.com), Air Century (809-826-4222; www.aircentury.com) e Take Off (809-552-1333; www.takeoffweb.com). Gli autobus di prima classe sono comodi, provvisti di aria condizionata e spesso anche di TV. Le tariffe sono basse - le più care sono sotto i US$10. Di solito non è necessario prenotare in anticipo. Tra le compagnie che gestiscono servizi di autobus di prima classe trovate: Caribe Tours (in Santo Domingo 809-221-4422; Av 27 de Febrero angolo Av Leopoldo Navarro), con servizi ovunque tranne che nella zona sud-orientale; Expreso Santo Domingo Bávaro (in Santo Domingo 809-682-9670; Juan Sánchez Ruiz angolo Máximo Gómez), che collega Santo Domingo e Bávaro passando per La Romana; El Canario (809-291-5594), che unisce Puerto Plata e Samaná passando per Nagua e Sánchez; Metro (in Santo Domingo 809-566-7126; Calle Francisco Prats Ramírez), con collegamenti per nove città, quasi tutte sulla linea Santo Domingo-Puerto Plata; Terra Bus (809-531-0383; Plaza Lama, Av 27 de Febrero angolo Av Winston Churchill), che collega Santo Domingo a Port-au-Prince (Haiti). Oltre ai pullman di prima classe, ci sono anche i 'guaguas', che variano in dimensioni (da minivan ad autobus di media grandezza) e di solito trasportano circa 30 passeggeri. A differenza degli autobus regolari, i guaguas si fermano lungo tutto il percorso per far salire e scendere i passeggeri. Per tutti i posti in cui non arrivano gli autobus per le lunghe distanze, potete stare sicuri che ci sono dei guaguas. Affittare un'auto è un fantastico modo di visitare il paese senza perdere tempo con gli autobus. I prezzi vanno da US$40 a US$150. Potete noleggiare anche una motocicletta, ma solo i guidatori esperti dovrebbero farlo, considerate le condizioni pessime delle strade. Dovete avere una patente valida e avere più di 25 anni per noleggiare un'auto. Vi sarà chiesto di mostrare una carta di credito o di lasciare il vostro passaporto come deposito. Le strade della Repubblica Dominicana non sono molto adatte alle bici, viste le pessime condizioni in cui sono tenute. Ci sono comunque alcuni tour raccomandati da Jarabacoa e Cabarete.

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